Hall e Sidra Stone sono gli ideatori del Voice Dialogue, una tecnica (inizi anni ’70) che ci dona la capacità di ampliare la nostra possibilità e libertà di scelta attraverso la consapevolezza degli opposti e delle identificazioni con cui ogni giorno ci troviamo ad avere, inconsapevolmente, a che fare.
Essere consapevoli ci dona una certa saggezza e senso di ben-essere.
Proviamo a spiegare meglio.
Per far si che tutto questo possa accadere serve la Visione Lucida, cioè quella parte di noi che ci permette di osservare con obiettività quello che sta accadendo al di fuori e dentro di noi senza attaccamento agli stereotipi, alle aspettative, alle performance ed al dover essere. La Visione Lucida è uno sguardo che funge da testimone imparziale.
A differenza dell’ Io Cosciente (Ego) la Visione Lucida osserva priva di schemi prestabiliti, giudizio e critica, senza agire.
Hal e Sidra Stone hanno osservato come la psiche di ognuno di noi contiene un’infinità di “personaggi” che si manifestano in noi attraverso i nostri pensieri, atteggiamenti, postura ed azioni. Questi personaggi sono tutte le polarità che l’essere umano può esprimere.
Questi personaggi sono chiamati Sè e tutti gli opposti, nessuno escluso ci appartiene. Alcuni li approviamo, altri li giudichiamo o li ammiriamo.
Approviamo i Sè che rappresentano i pensieri e le azioni che noi condividiamo e con cui ci identifichiamo (Sè Primari). Rinneghiamo quei Sé che ci mettono davanti, come uno specchio, tutti quei pensieri ed azioni che giudichiamo, che ci danno fastidio, che non ci sentiamo appartenere, così come ciò che ammiriamo negli altri. Li rinneghiamo sempre per lo stesso motivo: non ci sentiamo rappresentati, né ci daremo mai il permesso di agirli, quei pensieri e quelle azioni (Sè Rinnegati).
Questi Sè agiscono, sono caratterizzati da una propria percezione della realtà, da una propria storia individuale, caratteristiche fisiche ed opinioni e così facendo ci indicano come dovremmo agire la nostra vita per sentirci approvati, amati e sicuri.
Per esempio se ci arrabbiamo assumiamo una posizione eretta, dritta, la voce diventerà più presente, lo sguardo più duro, il nostro cuore batterà più forte, il nostro respiro cambierà. Osserviamo la postura e l’atteggiamento di questo personaggio/Sè.
Se invece ci vergognamo la nostra posizione sarà più racchiusa, vorremo sparire. Il nostro sguardo si rivolgerá verso il basso, tenderemo a stare in silenzio oppure il tono della voce si affievolirá e via e via. Anche in questo caso, osserviamo questo Sè con le sue peculiari caratteristiche.
Nel primo caso il Sè che compare sarà il Sè Arrabbiato, nel secondo caso il Sè Vergognoso.
Ma in noi c’è comunque, contemporaneamente, sia il Sè Arrabbiato che quello Calmo, sia il Sè Vergognoso che il Sè Audace e via e via con tutti i Sè, i suoi opposti e le sfumature che li caratterizzano. Solo che, ognuno di noi tende a mettere in scena quasi esclusivamente il Sè Primario, a discapito del Sè Rinnegato, che essendo sempre presente in noi, ma messo “in cantina”, scalpita ed allora ce lo ritroviamo difronte nelle esperienze e nelle persone che incontriamo (ma perché mi caccio sempre in queste situazioni??… perché incontro sempre questo tipo di uomini/donne??)
I Sè primari, cioè quelli in cui ci identifichiamo, sono delle voci interiori che ci guidano e ci fanno sentire accolti, amati e “giusti” rispetto al contesto ed agli insegnamenti di rinforzo o meno ricevuti fin da piccoli.
Oggi si presenta uno dei personaggi, uno di questi Sè che nella nostra vita fa capolino molto presto e, come gli altri Sè, rimarrà con noi per tutta la vita. Questo Sè, in un certo senso, “dirige l’orchestra”.
Nella società in cui vivo, la vulnerabilità è molto spesso percepita come pericolosa e quindi viene rinnegata. Fin da piccoli, per sopravvivere, proteggerci e non sentirci feriti, vulnerabili e non amati, il Sè Protettore/Controllore si rafforza.
Chi è il Sè Protettore/Controllore?
È quel Sè che valuta quale o quali comportamenti sono ritenuti sicuri per il Bambino (altro Sè che, come tutti gli ad atri, starà per sempre con noi) che così piccolo non ha le capacità e l’esperienza di una persona adulta, ma deve pur sopravvivere.
È per questo che ogni Sè primario è importante: ci salva o ci ha salvato. Quindi è importante integrare e far convivere i Sè opposti con gentilezza, onorandoli e non giudicandoli severamente.
Il Sè Protettore/Controllore osserva quali comportamenti messi in atto sono puniti e quali invece sono premiati da chi ci sta intorno. È un Sè che osserva le regole per cercare di rendere il mondo prevedibile e più sicuro stabilendo così un comportamento “adatto” all’ambiente in cui ci troviamo.
Questo Sè, come tutti gli altri, può essere un carceriere o un alleato, dipende dalla consapevolezza e dalla capacità di ognuno di noi di non identificarsi completamente con un dato Sè a prescindere. Infatti questo Sè Protettore/Controllore è importante perché, quando attingiamo a lui in maniera sana, ci rende capaci di “cambiare le regole” facendoci sentire comodi (non adattati, cioè scomodi) ad ogni nuovo input.
Il fatto che questi Sè siano in noi per tutta la vita, non significa che rimarranno invariati nel nostro cammino. Prenderne consapevolezza ci permette di ampliare le nostre scelte ed il ben-essere, aumentando la possibilità di variare Sè ed intensità d’espressione di quel dato Sè, non per abitudine inconsapevole, ma per scelta libera da retaggi e copioni di vita, a seconda del vissuto nel qui ed ora (cosa è bene/sano per me ora).
Entrare in con-tatto sano, gentile e rispettoso con questi Sè non è semplice, ma è geniale..ne vale davvero la pena. Entrarci in con-tatto consapevolmente significa onorarli e non giudicarli, a piccole o grandi dosi in base al qui ed ora possono essere un vero dispenser di benessere.
Sintonizziamoci, pian piano, con questi Sè, con il loro sussurro interiore per fluire verso scelte reali, sane e protette perché che vogliamo o no, determineranno in maniera considerevole, il cammino della nostra vita.
E allora: pazienza, curiosità (che è l’antidoto del giudizio) e desidero di conoscenza di noi stessi e degli altri che ci donano, come riflesso, informazioni sui nostri Sè Primari e/o Rinnegati.
Buone strette di mano con la propria Visione Lucida
LFR?
Consiglio lettura del post precedente sulla moltitudine per comprendere meglio.
Ringrazio: “Voice Dialogue e la dinamica dei sè”
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