Il vento di questi giorni, così forte e così insistente, ci mette a dura prova, provocando stanchezza, ma anche favorendo il persistere della rabbia. Come associare vento e rabbia? Ovviamente ci sono sempre le “luci fra le robe” che ci fanno cogliere un aspetto desiderato, che ci fa assecondare e non contrastare con la maledizione ciò che ci arriva. Vediamo questo parallelo…
La rabbia è un sentimento spesso soffocato, non capito, considerato assolutamente negativo nella sua manifestazione. Ci fa scagliare contro lo stimolo che, badiamo bene, non è la causa. La causa sta sempre e solo dentro di noi, nella nostra responsabilità (o, di fatto, non responsabilità) di negare a noi stessi i nostri bisogni. Eh già, perché occuparsi di se stessi e dei propri bisogni e necessità è considerato un atto di egoismo. Inoltre capire il propri bisogni e necessità può essere un argomento scomodo, che ci mette di fronte ad uno specchio di fronte al quale non possiamo raccontare frottole. Pertanto ci sentiamo sempre in obbligo verso gli altri ma mai verso se stessi. Quando non lo capiamo e questa condizione perdura a lungo, ecco che si scatena il vento, irruento, violento, fastidioso; si scatena all’esterno o all’interno di noi, ci espone alle malattie cardiovascolari, fa arrossare il volto e fa salire la pressione del sangue. Ma il vento cosa fa anche? Spazza via la polvere, i rifiuti, le cose inutili. Così, nella nostra vita, se avessimo ben chiari bisogni e necessità, dovremmo spazzare via dubbi, paure, timori, seghe mentali di vario genere; niente può passare avanti ai nostri progetti, il comando dovremmo averlo noi.
Potremmo fare un bell’esercizio di pulizia: buttare o dar via dalle nostre case un pò di cose inutili e sciupate. Questo ci alleggerirebbe e ci renderebbe più consapevoli di quanto siamo troppo consumatori e poco produttori (portatori di progetti).
Infine, l’avere in cura e a cuore i propri bisogni è in realtà un grosso atto di altruismo: come faccio a prendermi cura degli altri se io stesso non sono in equilibrio?
Quindi, che dire a questo punto a chi ci tira per la giacca? Ora no…è il mio momento.
LFR :-).
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Comment
Penso che mi risuona moltissimo. In realtà il vento mi è sempre piaciuto, anche se effettivamente a lungo andare e quando è freddo, diventa spesso poco tollerabile e a tratti fastidioso o irritante. Ma muove… può far arrivare nubi… può portarle via… ma muove… verso…. o da… Inoltre, anche io in questi giorni ho sentito esigenza di dar via cose che non uso più o non mi servono più…
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Saluti