Siamo a cavallo!

Gli animali di cui amiamo la compagnia non sono scelti a caso, ci fanno da specchio, riflettono ciò che siamo, ciò che vorremmo essere, ciò che siamo stati. Ad esempio, il gatto è l’emblema del controllo emozionale, il cane dello sviluppo del mentale. In generale l’animale vive solo nel qui ed ora, capacità che manca a noi quasi del tutto ma che sarebbe la soluzione di tutti i problemi, anche se si stenta a crederlo.

Il cavallo in particolare mette tutti d’accordo, piace anche ai più timorosi che lo osservano da lontano. Il cavallo è vento, il vento è movimento, primavera, rinascita, giovinezza, chioma d’albero agitata. Il cavallo è libertà, forza, armonia e bellezza. Rispecchia il nostro desiderio di ricrearsi e di rinnovarsi in un nuovo tassello evolutivo. Montare a cavallo ha una serie d’implicazioni non di poco conto: è necessario un preciso e puntuale controllo dell’equilibrio, della postura, della contrazione muscolare attraverso cui s’inviano i comandi. Bisogna dominare il corpo fisico. La sollecitazione dell’interno degli arti inferiori e del bacino attiva i meridiani Yin del corpo, espressione della nostra essenza, della capacità creativa e progettuale. Le braccia e le mani, le nostre ali, devono essere rilassate e divincolate. E’ necessario il controllo emotivo, la paura dev’essere rapidamente trasformata in coraggio, in un tempo talmente contratto che quasi non emerge alla coscienza; il cavallo annusa perfettamente un’eventuale incapacità, comportandosi talvolta in modo imprevedibile e bizzarro. L’andatura di galoppo poi sprigiona energia, si prova la vera libertà, la fiducia che nulla e nessuno potrà farci mai del male. Per tutti questi motivi il cavallo è un’animale estremamente utile all’evoluzione umana e, insieme all’uomo, evolve anche lui.

Per Monica e Luciano.

Luci;-).

PS, consiglio la lettura e la rilettura di:

-https://www.lucifralerobe.it/2023/05/02/la-carrozza-alchemica-di-gurdjieff/

-https://www.lucifralerobe.it/2024/01/21/il-medico-del-futuro/

-https://www.lucifralerobe.it/2024/01/29/il-qui-e-ora/