Ci è stato chiesto di scrivere un post sulle relazioni tossiche e visto che siete per noi uno stimolo prezioso, cercherò di scrivere qualcosa di sintetico, ma utile, a riguardo.
Se penso alla parola relazione, non posso che iniziare proponendo una riflessione sulla relazione che ognuno di noi ha con se stesso.
Noi, che crediamo nell’essere umano e la sua consapevolezza, come possiamo non proporre un punto di vista che parta proprio da questo?
Quindi, trova un momento tutto tuo, un posto discreto e protetto, uno spazio in cui poterti dedicare a te stesso senza distrazioni o interruzioni varie. Spegni il telefono e … RESPIRA.
Chiudi gli occhi se puoi ed ascoltando il tuo respiro cerca di entrare in contatto con te stesso, con la tua parte più vera senza giudizio e senza cercare di cambiare quello che c’è, quello che accade: quello che arriva, andrà bene così com’è.
Prova a sentire come stai, com’ è il tuo rapporto con il silenzio, in uno spazio vacante.
Vacante è una parola che dal latino vacans, significa essere liberi.
Spesso tendiamo a riempire gli spazi vuoti, i silenzi, i momenti. Per abitudine istintiva ci sentiamo a disagio, in dovere di dover subito riempire quello spazio “vuoto”, rimanendoci impigliati o prigionieri invece che liberi.
L’invito è quello di so-stare (saper stare) in questo spazio, di viverlo, di ascoltare e poter finalmente godere del proprio desidero, di quello che sento il mio vivere, per scegliere cosa metterci, in questo prezioso spazio di libertà assoluta e non pre-confezionata da vite altrui.
Solo così prendo consapevolezza di me stesso e posso avvicinarmi alla mia vera essenza.
Senza giudicare il mio fare o “non fare” , senza confrontarmi con quello che il mondo mi dice che devo fare per non fallire ed essere qualcuno,
ma semplicemente essere quello che sono, a mio agio con quello che arriva e sento.
Rimani in questo spazio il tempo che ti serve, rimani in ascolto di te stesso, in intimità e sii grato.
Scrivi poi tre parole che rappresentano il tuo sentire nel qui e ora e fai tue quelle parole in maniera consapevole.
Una volta che ti senti pronto riprendi con-tatto la tua vita, con quello che ti circonda, ricordandoti ogni giorno di dedicare dei momenti di libertà a te stesso il più spesso possibile, anche in mezzo alla folla. Tu ci sei sempre, anche se ci pensi raramente.
Entrare in relazione con se stessi è il primo passo. Partire da me per arrivare poi all’altro ed al mondo in maniera consapevole e sana è l’inizio di una relazione non tossica.
Per oggi mi fermerei qui, per ritrovarci poi, in post successivi facendo un passo alla volta.
P.S. Vi anticipo che il prossimo post tratterà di un argomento originale e molto potente nel contesto relazionale con se stesso e con gli altri: vi presenterò il critico interiore ;•)
Buone relazioni..buona vacans
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