Lasciar andare

Per essere veramente liberi l’unica strada è mollare la presa su tutti gli attaccamenti, i rancori, le delusioni, i condizionamenti del passato, le illusioni. In un’unica parola questo si chiama perdono ed è un lavoro squisitamente interiore, solitario.

Ci sono un organo ed un viscere che svolgono proprio questa funzione e sono il polmone e l’intestino crasso. Il polmone non prende aria, bensì è aperto come un mantice dai muscoli della gabbia toracica e per le sue caratteristiche elastiche, una volta che i muscoli hanno mollato la presa, torna alla sua posizione di equilibrio buttando fuori l’aria espirata. Prende ciò che serve e poi molla fuori gli scarti. L’intestino crasso, come si può intuire, lascia andare verso il basso le feci dopo che l’intero apparato digerente ha assorbito ciò che serve. I canali energetici di polmoni e intestino crasso si trovano in periferia a livello del pollice e indice delle mani, le dita che infatti usiamo come una pinza, per prendere e poi mollare ciò che non ci serve più. Chi ha problemi nell’uso di queste due dita (tendinite di De Quervaine, rizartrosi per fare due esempi), potrebbe aver difficoltà a perdonare; se non ne diventa consapevole e ignora questi sintomi, potrebbe anche diventare maggiormente soggetto alla tristezza e allo sviluppo di depressione (non a caso i punti energetici del canale del polmone trattano il lutto).

Niente è a caso, ogni sintomo ha un significato anche simbolico e deve essere correttamente interpretato e non semplicemente spento con antidolorifici. Certo, questa è una strada faticosa e a volte dolorosa, perché ci fa vedere aspetti di noi stessi che non tolleriamo; basta cominciare, però, un passo alla volta, per scoprire quanto è gustoso vivere nell’attenzione.

LFR;-)