L’essere umano corre da sempre, le sue radici, del correre, si ritrovano “migliaia” di anni fa.
È stato da sempre uno strumento potente, simbolo di forza, di resistenza e di potere. Un mezzo per poter sopravvivere, per poter cacciare, scappare. L’homo sapiens o addirittura l’australopithecus afarensis ne hanno beneficiato.
La corsa è stata simbolo di vittoria e di gloria.
È stata portatrice di notizie grazie a esseri umani che correndo percorrevano lunghissimi tragitti senza fermarsi fino a destinazione…è nata anche la maratona! (la leggenda di Filippide – battaglia di Maratona tra persiani e greci – 490 a.c. Competizioni atletiche si trovano già raffigurate in bassorilievi egizi e gli antichi greci consideravano la corsa un’abilità fondamentale).
Pian piano la corsa è diventata una competizione organizzata, così organizzata che con il passare del tempo è entrata a far parte integrante delle giornate estenuanti di noi esseri umani. Giornate in cui il tempo sembra non bastare mai nonostante facciamo indigestione di pazze, rocambolesche corse spesso poco risolutive che, in cambio di tanta fatica, ci donano la perdita di quei momenti sani e rigeneranti che, aimé, facciamo diventare superflui:
qui c’è da correre, a dopo!.
…quel dopo a cui non ci concediamo mai…
Inizialmente forse ci approcciamo alla corsa per giocare, per donare al corpo quel movimento e quella scarica necessari al benessere, oppure mi vengono in mente quelle corse perdifiato per cercare di rientrare in casa in tempo per non essere sgridata dai genitori…quante volte è stata salvifica quella corsa!?fatta con quel misto di emozioni fra brivido, timore, ridarella e….
E poi?
E poi senza neppure accorgercene
ci perdiamo,
ed eccoci smarriti a rincorrere e rincorrerci…senza più godere di quelle emozioni che ci hanno fatto battere il cuore di speranza e stupore…anestetizzati dalla velocità.
Come può essere accaduto?
Forse, potrebbe essere arrivato il tempo di lasciar s-correre, di ritrovare in noi quella risorsa, quel fluire leggero, quel tempo maturo per riappropriarci di questo vissuto in cui, pensando alla corsa…
ci rilassiamo
e respiriamo, finalmente, quel senso originario di gloria e vittoria interiore ricordandoci di quella parte bambina, della gentilezza, dell’autoironia come antidoto a vanità e perfezionismo esasperati.
Si, è arrivato il tempo per sentire finalmente quel misto di emozioni fra brivido, timore, ridarella, speranza e batticuore nel gioco della vita sentita non solo nei piedi, ma con tutto il nostro corpo che con intensa tenerezza si ri-trova e si commuove…
lasciando s-correre.
LFR🌱
Ogni contributo è importante. Scegli l'importo che preferisci o inserisci un importo personalizzato.
Scopri le testimonianze di chi ha trovato conforto nelle pagine del nostro libro.
Un libro che ti prende per mano nei momenti di sconforto. Le parole sono un vero balsamo per l'anima.
Maria R.
Recensione Amazon
Un libro che ti accompagna nei momenti difficili, con riflessioni e consigli per ritrovare equilibrio e serenità.
Lascia un commento