ri(E)voluzione

  Questa foto che vedete, cosa vi suscita?

Senza giudicare o giudicarti, qual’è la prima parola che ti viene in mente?

Quella parola che il tuo istinto ti ha sussurrato,

va bene!

..non ci sono risposte giuste o sbagliate.

Invece forse, quella nostra parte “chiacchierante” razionale ci fa chiedere: ma che razza di foto hanno messo oggi?

Rispondere a questa domanda ha poco senso, perché per ognuno di noi c’è una risposta tutta sua: significati, emozioni, ricordi, esperienze, vissuto, valori…

Intuire significa

dentro di te andare: in-tu-ire.

Questo andare dentro di me, cosa significa? Cosa comporta? e… Cosa mi porta?

Per entrare dentro di noi ci vuole tempo, occorre fiducia, rispetto, delicatezza, non giudizio…rispetto per quello che siamo, rispetto per il proprio vissuto.

Dentro di te c’è bellezza…

chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e… accogliti.

Rimani un attimo lí, con te …

lascia passare i pensieri che sicuramente arrivano insieme a vocine svalutanti…ora non ti sono utili.

e senti il tuo respiro, il tuo corpo,

il battito del tuo cuore.

Senti la vita che sei e

la vitalità che ti fluisce dentro.

Assumi una posizione ben salda, affidati alla terra, sentine il contatto sotto i tuoi piedi. Se terrai i piedi un po’ distanti fra loro forse potrai sentirti più saldo e stabile. Radicati al terreno e ascoltati, il tuo corpo ti può aiutare a sentire il tuo potere personale, il tuo valore sovrano.

Non aver paura…puoi incontrarti, un po’ alla volta, quando tu vorrai.

Incontrare se stessi dona conoscenza, insegna la fiducia ed il prendersi cura. Suggerisce risposte e verità che solo tu puoi riconoscere giuste per te, per quello che senti e sei. Incontrarsi serve a essere presenti, ed un corpo presente e ben radicato è capace di agire per il proprio bene senza ricevere comandi esterni.

Sprecare le occasioni per incontrarti, per in-tu-ire, per sentire e radicarsi sarebbe un vero peccato.

Rimani nello spazio apparentemente vuoto, come quello nella foto proposta..

Nello spazio vacante (dal latino vacant-antis, cioè essere libero) che ti sembra vuoto troverai il posto per te

…e ti accorgerai che tutto questo spazio è a tua disposizione per riempirlo di quello che davvero desideri nel te più profondo spogliato da doveri, aspettative, dal si è sempre fatto così. Uno spazio libero da routine, ordini, schemi, copioni, etichette…

Uno spazio apparentemente vuoto, eppure così pieno e nutriente..

Nell’incontrarsi il tempo si dilata,

vivere questo spazio significa rallentare, “mettere” lì proprio ciò che desideriamo senza correre.

Oggi corriamo tutti, invece camminare è il tempo dell’ascolto più vero.

Purtroppo la maggior parte delle volte non ci concediamo il rallentare, l’incontrarci davvero.

 Perché non ce lo concediamo?

Forse perché rallentare ci permette di non rimanere in superficie in mezzo alle “chiacchiere”, ma ci porta in profondità dove scorgiamo la propria consapevolezza.

Si corre per non pensare…

Eppure il pensiero che emerge da un ascolto profondo, intimo, “non bugiardo” è maestro e porta rivoluzione, anzi ri(E)voluzione.

Ti propongo, di provare a guardare di nuovo la foto proposta. Senti che qualcosa è cambiato? Forse la parola che sussurra in te potrebbe essere diversa da quella che hai pensato all’inizio… oppure, forse no. Osserva, semplicemente, con presenza.

LFR?