L’ignota ciambella salvagente.

Ebbene sì, siamo costantemente avvolti da un’invisibile ciambella che racchiude il nostro petto e si apre verso l’esterno fino a un diametro di circa tre metri. E’ il toroide cardiaco, magnetogramma che misura il campo elettromagnetico del cuore generato dall’attività del cuore (contiene anche neuroni, come se fosse un piccolo cervello). A parte gli studi che concentrano l’attenzione sulla magnetografia per studiare la fisiopatologia ed il campo di applicazione sulle patologie cardiache, che significato ha? E’ come se il cuore allungasse le braccia ben oltre il nostro corpo per captare pericoli, per comprendere meglio l’ambiente, le persone che ci circondano; da qui scaturiscono le emozioni (da e-movere= trasportare fuori ma si può interpretare anche con il prefisso emo=sangue, cioè muovere il sangue, lavoro principalmente svolto dal cuore). Il cuore quindi abbraccia ed analizza ciò che è dentro e fuori di noi, è come una dogana che convoglia, interroga, analizza…e poi emana.

Emana fuori da noi, influenzando con la sola presenza ciò che ci gravita intorno (alcune persone, per esempio, sprigionano un grande magnetismo). Emana a tutto il corpo attraverso i messaggi riversati nel sangue e nel sistema nervoso, “spinge” rapidamente le emozioni fino alla corteccia cerebrale, affinché emergano alla coscienza. Non siamo quindi dei cervelli portati in giro da un corpo, ma un’enorme orchestra il cui direttore è proprio lui, il cuore.

Portare l’attenzione al cuore vuol dire accorgersi profondamente della vita che scorre e dei suoi significati, attimo dopo attimo. Non a caso, spesso, le immagini sacre cristiane indicano il centro del petto con il cuore raffigurato: è lì racchiuso un grande segreto già svelato ma che abbiamo solo veramente poco compreso.

LFR.