Ieri, curiosando per Livorno con due cari amici mi sono addentrata fra le mura della Fortezza e fra storia, archi, volte in mattoni, luci, ombre, rimbombii, finestrelle, anfratti, torre e terrazze, mi è inaspettatamente apparso, dietro una tenda scura….un palcoscenico un po’ rialzato da terra. Semplice, scuro, con una sedia bianca accanto ad un’asta per il microfono. Di fronte al palco una suggestiva platea di sedie vuote. Eravamo solo i miei due amici ed io con l’opportunità di giocare in un’insolita circostanza.
Seppur essendo soli, salire su quel palco ha creato in ognuno di noi quell’enorme dilemma intriso fra desiderio di approfittare dell’opportunità, seppur giocosa, ed il timore di non essere all’altezza, di apparire banali..
In fondo, chi sono io per salire su di un palco?
Cosa avrò mai da rac-contare di interessante?
Nessuno vorrà ascoltare proprio me..
Sui palcoscenici, ne siamo convinti ed assuefatti ormai, salgono solo le celebrità, coloro che sí, hanno da dire, loro sí che sanno!!
Ma chi sale su un palco, in fondo, cosa dice? Cosa trasmette? Cosa condivide?
Abbiamo tutti una paura fottuta di non essere interessanti, all’altezza, abbastanza belli, che alla fine ci trasformiamo da soli in perfetti, apparenti incapaci.
Rimaniamo prigionieri del nostro ego che chiede continuamente di essere nutrito tanto da farci smarrire il gusto della spensierata spontaneità o della genuina trasparenza.
Pensiamo di non contare perché persone comuni.
Tutti siamo persone, ogni vita una storia, unica, irripetibile!
Desideri, sogni, aspettative, futuro, progetti, sorrisi, lacrime, affetti, delusioni, cuorematto, testamatta, fallimenti, vittorie, creatività, ambizioni, talenti, fragilità, passioni, idee, soggettività, paure, fissazioni, parte luce e parte ombra, imbarazzo, imperfezione, genialità e via e via.
Continue dicotomie che accendono l’energico fuoco divampante e unico della vita di ognuno di noi.
E tu, se avessi quel palco a disposizione, cosa sceglieresti? cosa faresti? cosa racconteresti?
Sceglieresti di essere o di non essere?
Questo è l’eterno dilemma!
Francesca :•)
alle marzo 19, 2023
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